Questo “racconto” di Alessandro Martire, con prefazione di Leola One Feather della Nazione Oglala di Pine Ridge, descrive il suo incontro iniziale con la nazione Lakota, che lo avrebbe poi accolto quale membro onorario tribale di Rosebud, in veste di “custode di sacra Pipa, la ca’ Nunpa wakan, e danzatore del sole” e quale loro rappresentante in Italia, in rapporto istituzionale che dura da oltre 33 anni.
Dal 4 al 30 settembre si è tenuta a Firenze una nuova edizione di Wolakota, evento annuale di incontro tra le istituzioni italiane e i componenti della Nazione Lakota e Dakota, Sud Dakota, organizzato dall’associazione culturale Wambli Gleska con la Città Metropolitana di Firenze e il Club Unesco Firenze. Convegni, dibattiti, mostre, rappresentazioni teatrali ed eventi culturali dedicati all’incontro tra due mondi.
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La Wambli Gleska è un’associazione culturale senza fini di lucro, ufficialmente riconosciuta dall’ONU come ONG (Organizzazione Non Governativa internazionale) costituita ufficialmente per espressa volontà del Consiglio Tribale dei Lakota di Rosebud (Sud Dakota), del Presidente e del Consiglio degli Anziani.
Lo scopo dell’associazione è di portare in Italia la testimonianza tradizionale dei Lakota Sioux e diffondere, nel nostro Paese e in Europa, la cultura tradizionale del popolo Lakota, nonché promuovere riconoscimenti e rapporti internazionali con i vari Governi Locali e col Governo centrale del nostro paese, per i diritti umani della Nazione Lakota Sioux.
Chi sono oggi i discendenti di Toro Seduto e Cavallo Pazzo? La storia di un popolo che ha resistito ad uno sterminio di massa e ancora oggi lotta per vedere affermati i propri diritti fondamentali.
Recentemente sui social network sono apparse pubblicità di pratiche spirituali afferenti, per modalità di svolgimento e per i nomi utilizzati, alla spiritualità dei Lakota. L’Associazione culturale non profit A.P.S.- O.N.G Wambli Gleska prende ufficialmente le distanze da queste iniziative non ufficiali.